Un primo sguardo all'Internet of Things di Microsoft

di Giancarlo Lelli, in IoT,

Durante l'edizione di quest'anno di //Build/, la più importante conferenza dedicata agli sviluppatori organizzata da Microsoft, e tenutasi anche quest'anno a San Francisco, è stato presentato e aperto al pubblico il "Windows Developer Program for IoT". Lo scopo di questo programma è quello di portare la cosiddetta Windows Platform all'interno di una nuova classe di dispositivi, mettendo a disposizione agli sviluppatori e ai makers, strumenti di sviluppo e debug di prima scelta, che permettono tramite l'utilizzo di un sub-set delle API Win32, di sviluppare e distribuire soluzioni software per questo particolare tipo di dispositivi. Il Windows Developer Program for IoT è nato come diretta risposta da parte di Microsoft a uno dei trend di maggior rilevanza mediatica, nonché uno dei più importanti trend nel panorama IT del 2014 secondo l'IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), ovvero l'Internet of Things.

Il mondo dell'Internet delle cose rappresenta una particolare visione di una realtà futura, dove gli oggetti di tutti giorni, saranno dotati di connettività e tramite essa potranno trasferire all'interno della rete una serie di informazioni e dati, relativi a ciò che circonda noi stessi e il dispositivo stesso. Le aspettative di guadagno per questo settore dell'industria IT sono state generosissime, andando a stimare guadagni ben oltre i miliardi di dollari e un numero di dispositivi intelligenti connessi alla rete per un totale anche esso ben superiore al miliardo. Detto questo è facile capire e comprendere perché Microsoft abbia scelto di aumentare i propri effort in questo settore, partendo appunto dagli strumenti e dalle risorse messe a disposizione a noi sviluppatori.

Preconcetti e hardware per il debug del nostro software

Ovviamente, come per ogni nuova tecnologia, anche in questo caso sono necessarie una serie di conoscenze di base per iniziare a sviluppare per Windows on Device, in questo caso il requisito fondamentale, oltre all'hardware per il debug di cui parleremo tra poco, è la familiarità con lo sviluppo nativo e il set di API di Win32; Ad oggi infatti, lo sviluppo .NET non è uno scenario completamente supportato, a causa di una parziale implementazione del runtime, tuttavia come vedremo più avanti questo limite può essere in parte superato utilizzando software di terze parti.

Per quanto riguarda invece le development board da utilizzare in fase di debug del nostro software, è possibile scegliere tra svariati modelli, tuttavia le board Intel Galileo (G1 oppure G2), rappresentano la scelta migliore per fare i primi esperimenti di sviluppo, anche grazie all'ottimo prezzo di vendita che nel caso della Galileo G1 si aggira intorno ai 60¤, spedizioni incluse. Qualora possediate già una board Galileo, o avete in programma di acquistarne una, potete trovare maggiori dettagli e le istruzioni per il setup della board a questo indirizzo.

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