Quando creiamo un web site tramite la piattaforma Windows Azure, otteniamo un hosting del nostro sito raggiungibile all'indirizzo [nomeSito].azurewebsites.net. Questo può essere sufficiente per la fase di sviluppo o per siti internet ad uso hobbistico, in altri casi, invece, necessitiamo di dover impostare un dominio personalizzato di primo o secondo livello, come per esempio www.nomesito.it.
In generale, per raggiungere questo scopo dobbiamo compiere due operazioni: registrare il record DNS attraverso il proprio provider con il quale abbiamo ottenuto il dominio, e indicarlo tra gli host header di Internet Information Services (IIS). Nel caso dei Windows Azure Web Site quest'ultima operazione è possibile attraverso la voce Gestisci domini che viene visualizzata nella barra in basso, nel momento in cui passiamo alla sezione Configura. Questa opzione non è abilita per la configurazione di tipo free, ma è concessa solo sulle istanze di tipo condiviso o riservato, modificabile nella sezione Ridimensiona.
Nella sezione Gestisci domini possiamo inserire uno o più domini, di primo o di secondo livello. Ci viene inoltre indicato l'IP al quale possiamo puntare nel caso utilizziamo un record di tipo A. In alternativa possiamo utilizzare un record di tipo CNAME, puntandolo direttamente a nomesito.azurewebsites.net. Un record di tipo A ci permette di utilizzare anche wildcard, mentre un CNAME è specifico per un solo nome. Nel caso utilizzassimo un record A, inoltre, è comunque richiesto la creazione di un record di tipo CNAME con nome awverify.www.nomesito.it verso awverify.nomesito.azurewebsites.net. Questa operazione è richiesta perché la piattaforma deve verificare il fatto che noi siamo i detentori del dominio. La modifica ai domini, infatti, non avviene immediatamente, ma richiede che la propagazione del DNS sia conclusa e verificata.
Commenti
Per inserire un commento, devi avere un account.
Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.
Approfondimenti
Semplificare il deployment di siti statici con Azure Static Web App
Gestire i null nelle reactive form tipizzate di Angular
Potenziare Azure AI Search con la ricerca vettoriale
Sfruttare lo streaming di una chiamata Http da Blazor
Routing statico e PreRendering in una Blazor Web App
Creazione di plugin per Tailwind CSS: espandere le funzionalità del framework dinamicamente
Code scanning e advanced security con Azure DevOps
Effettuare il binding di date in Blazor
Evitare (o ridurre) il repo-jacking sulle GitHub Actions
Le novità di Angular: i miglioramenti alla CLI
Trasformare qualsiasi backend in un servizio GraphQL con Azure API Management