Nello script #201 si è visto come è possibile usare e manipolare facilmente le configurazioni in Windows Azure. Un uso tipico di questo genere di informazioni avviene sui servizi di Table, Blob e Queue, che permettono di memorizzare dati in forma tabellare, memorizzare file e avere una coda di messaggi.
Le informazioni da configurare, per questo genere di servizio sono molteplici: l'account name, l'account key e i rispettivi endpoint per raggiungere i servizi. Le classi CloudBlobClient, CloudTableClient e CloudQueueClient vogliono infatti l'endpoint del servizio (un URI) e le credenziali di accesso.
Per facilitare la creazione di questi oggetti viene in aiuto la classe CloudStorageAccount che con il metodo statico FromConfigurationSetting permette di ottenere un'istanza di CloudStorageAccount data la chiave della configurazione. Di conseguenza per accedere ad una tabella bastano poche righe.
// Leggo la stringa di connessione CloudStorageAccount account = CloudStorageAccount.FromConfigurationSetting("DataConnectionString"); // Creo il client blob CloudTableClient client = account.CreateCloudTableClient();
Il valore della chiave è una stringa di connessione che in modo simile ai database contiene chiavi separate dal punto e virgola. Un esempio di stringa di connessione è:
DefaultEndpointsProtocol=http;AccountName=<accountName>;AccountKey=<accountKey>;
La configurazione di un account è possibile anche tramite Visual Studio che offre, dopo aver cambiato la tipologia della chiave in Connection String, una finestra di dialogo apposita.
Vi è un ultimo aspetto da considerare, poiché le classi client di Windows Azure sono utilizzabili anche da un ambiente esterno, come in una console application o una normale web application. E' necessario quindi informare la classe CloudStorageAccount come recuperare la stringa di connessione. In una normale applicazione la si può prelevare dal ConfigurationManager piuttosto che da un file XML, mentre in un role si può usare RoleEnvironment.
Per istruire il motore è necessario quindi chiamare il metodo SetConfigurationSettingPublisher, il quale necessita di un delegate che, dato il nome della configurazione, chiami a sua volta una funzione per passare il valore. Nell'esempio seguente si legge il valore con RoleEnvironment per poi richiamare la funzione configSetter. Tale lambda verrà richiamata ogni volta che si ricorre al metodo CloudStorageAccount.FromConfigurationSetting.
CloudStorageAccount.SetConfigurationSettingPublisher((configName, configSetter) => { // Leggo il valore dalla configurazione string value = RoleEnvironment.GetConfigurationSettingValue(configName); // Restituisco il valore al motore configSetter(value); });
Infine, è possibile caricare una stringa di connessione e ottenere un CloudStorageAccount con il metodo statico CloudStorageAccount.Parse.
Commenti
Per inserire un commento, devi avere un account.
Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.
Approfondimenti
Utilizzare Model as a Service su Microsoft Azure
Utilizzare gRPC su App Service di Azure
What's new in Azure Functions and Extensions
Gestire domini wildcard in Azure Container Apps
Cambiare la chiave di partizionamento di Azure Cosmos DB
Migliorare la scalabilità delle Azure Function con il Flex Consumption
Creare gruppi di client per Event Grid MQTT
Utilizzare il trigger SQL con le Azure Function
Utilizzare politiche di resiliency con Azure Container App
Popolare una classe a partire dal testo, con Semantic Kernel e ASP.NET Core Web API
Sfruttare MQTT in cloud e in edge con Azure Event Grid
Esporre i propri servizi applicativi con Semantic Kernel e ASP.NET Web API