Speciale Windows Azure: la piattaforma di Microsoft per il cloud computing

di Daniele Bochicchio, in Primo piano,

Lo speciale di questo mese è dedicato ad uno degli argomenti più caldi del momento: ecco come lo sviluppo su cloud computing con Windows Azure potrà cambiare le vostre applicazioni nel prossimo futuro.

Il cloud computing è considerato da molti analisti come il nuovo trend del 2010 in fatto di piattaforme di sviluppo e hosting delle applicazioni. Per certi versi l'epoca del cloud computing potrebbe avere lo stesso impatto, in termini di generazioni di sviluppatori ed applicazioni realizzate, dell'epoca del client-server o, più recentemente, del mondo legato al web. Il cloud computing promette di risolvere la maggior parte dei problemi delle moderne applicazioni: dal dimensionamento dell'hardware, alla manutenzione, dalla sicurezza della rete fino all'aggiornamento del sistema operativo. Senza trascurare, ovviamente, la possibilità di scalare in maniera teoricamente infinita. E', in parole povere, una vera rivoluzione.

Rappresenta senza dubbio la soluzione migliore per le start-up o per chi, in generale, preferisce un servizio distribuito e con la certezza di pagare solo quello che si consuma, potendo acquistare maggiore potenza o banda secondo le esigenze e senza investire nessun capitale, con la formula del pay per use: mi verrà fatturato solo quello che, nell'arco di un dato mese, avrò effettivamente utilizzato.

Le componenti della piattaforma Windows Azure

Microsoft ha recentemente rilasciato, agli inizi dell'anno, la propria proposta, sotto il nome di Windows Azure Platform. Si tratta di una vera e propria piattaforma applicativa, all'interno della quale trovano posto diverse opzioni di sviluppo.

Windows Azure è la parte che Microsoft stessa definisce come il sistema operativo come servizio. Semplificando il concetto, si tratta della possibilità di acquistare una certa frazione di potenza e, grazie all'uso di Virtual Machine, poter fare il deployment delle proprie applicazioni in maniera semplificata.

SQL Azure, invece, è la controparte di SQL Server per il cloud, con tutte le funzionalità di un database relazionale, ma con il vantaggio di essere distribuito. In questo scenario è possibile mischiare parti di database on premise (cioè, in locale) con parti in the cloud.

Windows Azure AppFabric, invece, è l'insieme delle tecnologie di caching, comunicazione e identity federation che, anche in questo caso, sono offerte con una controparte non-Azure per l'integrazione in applicazioni esistenti.

Sviluppare applicazioni su Windows Azure

Scegliendo di sviluppare per la piattaforma Windows Azure, cambia sostanzialmente il modo in cui si progettano e si distribuiscono le applicazioni: non avendo più fisicamente un server, ma stando l'applicazione in cloud, dobbiamo tenere conto di alcuni fattori, come la necessità di uno storage condiviso, o l'opportunità di sfruttare a fondo un'architettura a servizi, anche in un'ottica di migliore integrazione con le applicazioni già esistenti all'interno dell'azienda.

L'impatto che comporta sviluppare applicazioni per Windows Azure non è limitato solo all'ambito architetturale: bisogna prestare attenzione a come si vanno a strutturare le applicazioni web, all'uso del sottosistema di gestione dello storage, dei servizi in generale, e dell'accesso ai dati in particolare. Per questo motivo il nostro speciale sarà dedicato in maniera particolare a questi argomenti, con queste pubblicazioni ed i rispettivi autori:

Dal punto di vista pratico, i prezzi delle varie funzionalità sono disponibili su questa pagina, mentre l'SDK è disponibile gratuitamente da questa pagina, integrando il supporto da Visual Studio.

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